01/10/2022

Charles Melman e l'Italia


di Costantino Gilardi

Oggi, 25 ottobre 2022, si sono celebrati a Parigi i funerali di Charles Melman.
Molti scriveranno di lui, del suo insegnamento, delle sue battaglie e del suo posto nella storia della psicoanalisi.
Nel giorno del suo funerale desidero ricordare qualcosa del mio rapporto personale con lui e del suo rapporto con l’Italia.
L’ho incontrato nel 1970, frequentando il seminario di Lacan all’anfiteatro della facoltà di diritto al Panthéon. Il rapporto è proseguito frequentando i seminari, la formazione e i congressi dell’École Freudienne de Paris.
Rientrato da Parigi, ho iniziato a frequentare i seminari che Giacomo Contri teneva a Milano in quegli anni e da cui si formò la Scuola Freudiana, che pubblicava la rivista “Sic”.
Il 3 febbraio 1973 Jacques Lacan tenne una conferenza pubblica al Museo della Scienza. 
Dopo la conferenza, un gruppo di una quindicina di persone si riunì in casa di Umberto Eco e tra loro Elvio Fachinelli, che aveva tradotto alcuni scritti di Lacan per Einaudi.
Ho un ricordo molto vivo di ciò che Lacan ha detto dopo l’intervento di Fachinelli: “Ce que vous dites est d’or”. In quella riunione cominciò a prendere forma ciò che poi Lacan propose per l’Italia con il suo scritto della fine aprile 1974 dal titolo Directives, ma noto con il nome di Tripode per la costituzione in Italia di una associazione psicoanalitica di obbedienza lacaniana.
In quegli anni si riuniva ogni mese a Milano, in casa di Maria Teresa Majocchi, un gruppo di giovani analisti, tra cui Carlo Viganò, Ambrogio Ballabio, Alberto Turolla e Mario Binasco, per la supervisione di casi e come gruppo di studio con la presenza di Charles Melman, che fin da questa prima esperienza ci indicò con i fatti un punto su cui ha sempre tenuto dritta la barra: il transfert di lavoro.
Charles Melman è stato il mio primo supervisore individuale, lavoro che iniziò in rue Soufflot, proseguì in via dell’Odéon e poi saltuariamente in rue des Archives.
Ho partecipato alle giornate di studio tenute a Nizza con l’intento, dopo la dissoluzione dell’École Freudienne e della Cause Freudienne, di fondare una nuova associazione che prese il nome di Association Freudienne.
Ne ho fatto parte fin dalla fondazione e ne sono stato presidente negli anni 1990-1992. Sono stati anni di intensa, e per me arricchente, collaborazione. Ogni volta che andavo a Parigi Charles mi invitava a tavola a casa sua, luogo di lavoro nel campo della psicoanalisi, di progetti, di problemi, di organizzazione.
Insieme a Denise Sainte-Fare Garnot sono stato da lui scelto come padrino per il “battesimo laico” del suo ultimo figlio Benjamin.
Incoraggiò fortemente una associazione italiana appartenente alla Association Freudienne, nel frattempo diventata Internationale.
L’evoluzione di questo primo gruppo nato a Torino è ben nota a tutti i lettori di questo scritto.
Desidero ricordare il seminario internazionale tenutosi a Torino nel 1990 sul primo seminario di Lacan Gli scritti tecnici e quello del 1997 su Les non dupes errent; desidero ricordare anche la sua assidua presenza a Roma ed il paziente accompagnamento dei gruppi lacaniani in Italia.
Nel 2010 Elena Sormano ha tradotto in italiano il volume di Charles Melman L’homme sans gravité, pubblicato da Bruno Mondadori.
Il 21 ottobre 2022 è morto il mio maestro.
Costantino Gilardi

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